Elettrotecnica by lorenzoarlo
Analisi di circuiti in corrente continua

Metodi di risoluzione di circuiti in transitorio

Definizione - Interruttore

Un interruttore è un componente che può cambiare ad un certo istante \( t\) la topologia del circuito.
Tale componente può essere sia aperto
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rendendo il circuito aperto che chiuso
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determinando un cortocircuito.

Definizione - Transitorio

Un transitorio è un cambio di stato energetico e può avvenire per:
  • generatori variabili (ad esempio, generatori a gradino);
  • guasti;
  • cambio di stato di interruttori.
Nei transitori le grandezze d'interesse sono le variabili di stato (che indicano l'energia immagazzinata).

Dimostrazione - Circuiti RC

Data la proposizione

Enunciato:

Considerando un circuito RC (formato da una resistenza \( R\) e un Condensatore \( C\))
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sotto le seguenti ipotesi:
  • il condensatore inizialmente ha una certa energia \( v_{C0}\), ovvero la tensione iniziale (all'istante \( t_0 = 0^-\)) del condensatore è uguale a \( v_{C0}\), cioè \[ v(t_0 = 0^-) = v_{C0} \]
  • all'istante \( t_1 = 0 \mathrm{ \, s }\), l'interruttore T si chiude.
si hanno i seguenti risultati

Tensione ai capi del condensatore

La tensione ai capi del condensatore \( v_C(t)\) ha il seguente comportamento \[ v_C(t) = (v_{C0} - E) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} + E \]

Costante di tempo del sistema

È possibile definire la costante di tempo del sistema \( \tau\) (misurata in secondi \( \mathrm{ \, s }\)) che informa del tempo di risposta del circuito: \[ \tau = R \cdot C \] È quindi possibile riscrivere la funzione \( v_C(t)\) come \[ v_C(t) = (v_{C0} - E) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}} + E \]

Corrente del circuito

La corrente \( i_C(t)\) ha il seguente comportamento \[ i_C(t) = \frac{E - v_{C0}}{R} \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} \]

Interpretazione delle funzioni

È possibile interpretare la funzione \( v_C(t)\) al fine di capire l'evoluzione dell'energia del condensatore.
Si definisce infatti la tensione \[ v_C(t) = \underbrace{(v_{C0} - E) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}}}_{\text{Risp. transitoria}} + \underbrace{E}_{\text{Risp. a regime}} \] divisa in:
  • risposta transitoria, che influenza la tensione durante il transitorio;
  • risposta a regime, che indica la tensione presente una volta esaurito il transitorio.
A questo proposito, si ha che associamo il termine del transitorio all'istante di tempo pari \( 5 \cdot \tau\): infatti si avrebbe che con \( t = 5 \cdot \tau\) si ha un'influenza del termine di risposta transitoria pari a \[ \begin{array}{ccl} \mathrm{e}^{-\frac{5 \cdot \tau}{\tau}} & = & \mathrm{e}^{-5} \\ & = & 0.0067 \end{array} \] che approssima bene lo \( 0\) (che analiticamente si otterrebbe a \( +\infty\)) È possibile graficare ciò
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In maniera analoga, è possibile vedere la funzione \[ v_C(t) = \underbrace{v_{C0} \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}}}_{\text{evoluzione libera}} + \underbrace{E \cdot \left( 1 - \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}} \right)}_{\text{risposta forzata}} \] divisa in:
  • evoluzione libera, ovvero ciò che è dovuto al comportamento del condensatore;
  • risposta forzata, ovvero ciò che è dovuto a fattori esterni.
È ora possibile graficare anche la corrente del circuito
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Come è evidente dal grafico, la corrente varia istantaneamente partendo dal valore nullo (a causa del circuito aperto) per poi raggiungere il massimo istantaneamente e infine decrescere.

Dimostrazione:visibility_off

Al fine di dimostrare le varie formule consideriamo che la variabile di stato del circuito (data la presenza del condensatore) è la tensione \( v_C(t)\), da cui poi sarà possibile risolvere il circuito nella sua totalità.

Tensione ai capi del condensatore

Al fine di calcolare la tensione \( v_C(t)\), consideriamo di applicare LKT
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da cui si ottiene la seguente equazione \[ LKT: \quad E - v_R(t) - v_C(t) = 0 \] Considerando ora le equazioni costitutive dei componenti, ovvero \[ \left\{ \begin{array}{ccl} v_R(t) & = & R \cdot i(t) \\ i(t) & = & C \cdot \frac{d}{d t} v_C(t) \end{array} \right. \quad \implies \quad v_R = R \cdot C \cdot \frac{d}{d t} v_C(t) \] e sostituendo, si ottiene \[ LKT: \quad E - R \cdot C \cdot \frac{d}{d t} v_C(t) - v_C(t) = 0 \] che, riordinata, diventerebbe \[ LKT: \quad \frac{d}{d t} v_C(t) + \frac{1}{R \cdot C} \cdot v_C(t) = \frac{E}{R \cdot C} \] che è una equazione differenziale ordinaria a coefficienti costanti del primo ordine, che è possibile risolvere utilizzando il metodo di Cauchy.
Considerando le ipotesi iniziali, cioè \[ v_C(t_0 = 0^-) = v_{C0} \] e che la tensione è una variabile di stato (che non può variare istantaneamente), vale \[ v_C(0^-) = v_C(0^+) = v_C(0) = v_{C0} \] si ha che è possibile risolvere \[ \left\{ \begin{array}{ccl} \frac{d}{d t} v_C(t) + \frac{1}{R \cdot C} \cdot v_C(t) & = & \frac{E}{R \cdot C} \\ v_C(0) & = & v_{C0} \end{array} \right. \] Seguendo il metodo di Cauchy, si ha che la soluzione di tale equazione differenziale è data dalla somma della soluzione dell'omogenea associata \( o(t)\) e dalla soluzione particolare \( p(t)\), cioè \[ v_C(t) = o(t) + p(t) \]

Calcolo della soluzione dell'omogenea associata

Al fine di calcolare \( o(t)\), si ha che è necessario risolvere l'equazione differenziale omogenea associata \[ \frac{d}{d t} v_C(t) + \frac{1}{R \cdot C} \cdot v_C(t) = 0 \] e, per farlo, consideriamo il polinomio caratteristico associato (dato dalle incognite dello stesso grado del grado di derivazione) \[ \lambda + \frac{1}{R \cdot C} = 0 \] e la sua soluzione \[ \lambda = -\frac{1}{R \cdot C} \] che ci porta alla soluzione \[ o(t) = A \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} \]

Calcolo della soluzione particolare

Al fine di calcolare la soluzione particolare \( p(t)\), si ha che è necessario considerare il termine noto dell'equazione \( b(t)\), uguale a \[ b(t) = \frac{E}{R \cdot C} \] che è una costante: si ha quindi che anche la soluzione particolare avrà la forma della costante, ovvero \[ b(t) = B \]

Calcolo dei coefficienti

Fino ad ora, si è ottenuta la seguente soluzione \[ v_C(t) = A \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} + B \] con incognite le costanti \( A\) e \( B\).
Al fine di calcolarle, consideriamo che \( B\) è una soluzione (anche se particolare) dell'equazione, per cui si ha che è possibile sostituirla all'equazione iniziale \[ \begin{array}{lccl} LKT \ \text{sol. particolare}: & \overbrace{\frac{d}{d t} B}^0 + \frac{1}{R \cdot C} \cdot B & = & \frac{E}{R \cdot C} \\ & \frac{B}{R \cdot C} & = & \frac{E}{R \cdot C} \\ & B & = & E \end{array} \] Per calcolare \( A\), è invece possibile considerare che conosciamo il valore di \( v_C(0)\) ed è quindi possibile calcolare \[ \begin{array}{ccl} v_{C0} & = & v_C(0) \\ & = & A \cdot \mathrm{e}^{-\frac{0}{R \cdot C}} + E \\ & = & A + E \end{array} \] ovvero è necessario risolvere la seguente equazione in \( A\) \[ v_{C0} = A + E \qquad \implies \qquad A = v_{C0} - E \] per cui, si ha che la soluzione dell'equazione è \[ v_C(t) = (v_{C0} - E) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} + E \]

Corrente del circuito

Una volta calcolata la tensione, è possibile calcolare anche la corrente del circuito. Considerando che sono componenti in serie, si ha che è possibile calcolarla considerando l'equazione costitutiva del condensatore, ovvero \[ \begin{array}{ccl} i_C(t) & = & C \cdot \frac{d}{d t} v_C(t) \\ & = & C \cdot \frac{d}{d t} \left[ (v_{C0} - E) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} + E \right] \\ & = & C \cdot (v_{C0} - E) \cdot \left( -\frac{1}{R \cdot C} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} \\ & = & (v_{C0} - E) \cdot \left( -\frac{1}{R} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{R} \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{R \cdot C}} \end{array} \] Si è quindi dimostrata la proposizione.

Dimostrazione - Circuiti RL

Data la proposizione

Enunciato:

Considerando un circuito RL (formato da una resistenza \( R\) e un induttore \( L\))
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sotto le seguenti ipotesi:
  • l' induttore inizialmente ha una certa energia \( I_{L0}\), ovvero la corrente iniziale (all'istante \( t_0 = 0^-\)) dell'induttore è uguale a \( I_{L0}\), cioè \[ i(t_0 = 0^-) = I_{L0} \]
  • all'istante \( t_1 = 0 \mathrm{ \, s }\), il derivatore D si sposta in posizione 1..
si hanno i seguenti risultati

Corrente del circuito

La corrente dell'induttore (e quindi, dato che i componenti sono in serie, del circuito) \( i(t)\) ha il seguente comportamento \[ i(t) = \left( I_{L0} - \frac{E}{R} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} + \frac{E}{R} \]

Costante di tempo del sistema

È possibile definire la costante di tempo del sistema \( \tau\) (misurata in secondi \( \mathrm{ \, s }\)) che informa del tempo di risposta del circuito: \[ \tau = \frac{L}{R} \] ed è quindi possibile riscrivere la funzione \( i(t)\) come \[ i(t) = \left( I_{L0} - \frac{E}{R} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}} + \frac{E}{R} \]

Tensioni ai capi dell'induttore

La tensione \( v_L(t)\) ha il seguente comportamento \[ v_L(t) = \left( E - R \cdot I_{L0} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} \]

Interpretazione delle funzioni

È possibile interpretare la funzione \( i(t)\) al fine di capire l'evoluzione dell'energia dell'induttore.
Si definisce infatti la corrente \[ i(t) = \underbrace{\left( I_{L0} - \frac{E}{R} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}}}_{\text{Risp. transitoria}} + \underbrace{\frac{E}{R}}_{\text{Risp. a regime}} \] divisa in:
  • risposta transitoria, che influenza la corrente durante il transitorio;
  • risposta a regime, che indica la corrente presente una volta esaurito il transitorio.
A questo proposito, si ha che associamo il termine del transitorio all'istante di tempo pari \( 5 \cdot \tau\): infatti si avrebbe che con \( t = 5 \cdot \tau\) si ha un'influenza del termine di risposta transitoria pari a \[ \begin{array}{ccl} \mathrm{e}^{-\frac{5 \cdot \tau}{\tau}} & = & \mathrm{e}^{-5} \\ & = & 0.0067 \end{array} \] che approssima bene lo \( 0\) (che analiticamente si otterrebbe a \( +\infty\)) È possibile graficare ciò
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In maniera analoga, è possibile vedere la funzione \[ i(t) = \underbrace{I_{L0} \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}}}_{\text{evoluzione libera}} + \underbrace{E \cdot \left( 1 - \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}} \right)}_{\text{risposta forzata}} \] divisa in:
  • evoluzione libera, ovvero ciò che è dovuto al comportamento dell'induttore;
  • risposta forzata, ovvero ciò che è dovuto a fattori esterni.
È ora possibile graficare anche la tensione ai capi dell'induttore
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Come è evidente dal grafico, la tensione varia istantaneamente partendo dal valore nullo per poi raggiungere il massimo istantaneamente ed infine decrescere.

Dimostrazione:visibility_off

Al fine di dimostrare le varie formule consideriamo che la variabile di stato del circuito (data la presenza dell'induttore) è la corrente \( i(t)\), da cui poi sarà possibile risolvere il circuito nella sua totalità.

Corrente del circuito

Al fine di calcolare la corrente \( i(t)\), consideriamo di applicare LKT
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Considerando ora le equazioni costitutive dei componenti, ovvero \[ \left\{ \begin{array}{ccl} v_R(t) & = & R \cdot i(t) \\ v_L(t) & = & L \cdot \frac{d}{d t} i(t) \end{array} \right. \] e, sostituendo, si ottiene \[ LKT: \quad E - R \cdot i(t) - L \cdot \frac{d}{d t} i(t) = 0 \] che, riordinata, diventerebbe \[ LKT: \quad \frac{d}{d t} i(t) + \frac{R}{L} \cdot i(t) = \frac{E}{L} \] che è una equazione differenziale ordinaria a coefficienti costanti del primo ordine, che è possibile risolvere utilizzando il metodo di Cauchy.
Considerando le ipotesi iniziali, cioè \[ i(t_0 = 0^-) = I_{L0} \] e che la corrente è una variabile di stato (che non può variare istantaneamente), vale \[ i(0^-) = i(0^+) = i(0) = I_{L0} \] si ha che è possibile risolvere \[ \left\{ \begin{array}{ccl} \frac{d}{d t} i(t) + \frac{R}{L} \cdot i(t) = \frac{E}{L} \\ i(0) & = & I_{L0} \end{array} \right. \] Seguendo il metodo di Cauchy, si ha che la soluzione di tale equazione differenziale è data dalla somma della soluzione dell'omogenea associata \( o(t)\) e dalla soluzione particolare \( p(t)\), cioè \[ i(t) = o(t) + p(t) \]

Calcolo della soluzione dell'omogenea associata

Al fine di calcolare \( o(t)\), si ha che è necessario risolvere l'equazione differenziale omogenea associata \[ \frac{d}{d t} i(t) + \frac{R}{L} \cdot i(t) = 0 \] e, per farlo, consideriamo il polinomio caratteristico associato (dato dalle incognite dello stesso grado del grado di derivazione) \[ \lambda + \frac{R}{L} = 0 \] e la sua soluzione \[ \lambda = -\frac{R}{L} \] che ci porta alla soluzione \[ o(t) = A \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} \]

Calcolo della soluzione particolare

Al fine di calcolare la soluzione particolare \( p(t)\), si ha che è necessario considerare il termine noto dell'equazione \( b(t)\), uguale a \[ b(t) = \frac{E}{L} \] che è una costante: si ha quindi che anche la soluzione particolare avrà la forma della costante, ovvero \[ b(t) = B \]

Calcolo dei coefficienti

Fino ad ora, si è ottenuta la seguente soluzione \[ i(t) = A \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} + B \] con incognite le costanti \( A\) e \( B\).
Al fine di calcolarle, consideriamo che \( B\) è una soluzione (anche se particolare) dell'equazione, per cui si ha che è possibile sostituirla all'equazione iniziale \[ \begin{array}{lccl} LKT \ \text{sol. particolare}: & \overbrace{\frac{d}{d t} B}^0 + \frac{R}{L} \cdot B & = & \frac{E}{L} \\ LKT \ \text{sol. particolare}: & \frac{R}{L} \cdot B & = & \frac{E}{L} \\ LKT \ \text{sol. particolare}: & R \cdot B & = & E \\ LKT \ \text{sol. particolare}: & B & = & \frac{E}{R} \end{array} \] Per calcolare \( A\), è invece possibile considerare che conosciamo il valore di \( i(0)\), ed è quindi possibile calcolare \[ \begin{array}{ccl} I_{L0} & = & i(0) \\ & = & A \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot 0} + \frac{E}{R} \\ & = & A + \frac{E}{R} \end{array} \] ovvero è necessario risolvere la seguente equazione in \( A\) \[ I_{L0} = A + \frac{E}{R} \qquad \implies \qquad A = I_{L0} - \frac{E}{R} \] per cui, si ha che la soluzione dell'equazione è \[ i(t) = \left( I_{L0} - \frac{E}{R} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} + \frac{E}{R} \]

Tensione ai capi dell'induttore

Una volta calcolata la corrente, è possibile calcolare anche la tensione ai capi dell'induttore. Considerando l'equazione costitutiva, ovvero \[ \begin{array}{ccl} v_L(t) & = & L \cdot \frac{d}{d t} i(t) \\ & = & L \cdot \frac{d}{d t} \left[ \left( I_{L0} - \frac{E}{R} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} + \frac{E}{R} \right] \\ & = & L \cdot \left( I_{L0} - \frac{E}{R} \right) \cdot \left( -\frac{R}{L} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} \\ & = & \left( I_{L0} - \frac{E}{R} \right) \cdot ( -R ) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} \\ & = & \left( E - R \cdot I_{L0} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{R}{L} \cdot t} \end{array} \] Si è quindi dimostrata la proposizione.

Dimostrazione - Struttura generica di variabili di stato

Data la proposizione

Enunciato:

Considerando un circuito RC o RL, è possibile calcolare la variabile di stato come \[ x(t) = (x_0 - x_\infty) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}} + x_\infty \] dove:
  • \( x_0\) è la condizione iniziale della variabile;
  • \( x_\infty\) è la risposta a regime (ovvero il valore assunto quando il circuito è a regime);
  • \( \tau\) è la costante di tempo del sistema (uguale a \( R \cdot C\) per circuiti RC ed \( \frac{L}{R}\) per circuiti RL, dove \( R\) è la resistenza equivalente del circuito vista dal componente).

Dimostrazione:visibility_off

Considerando le equazioni differenziali relative ai circuiti RC \[ \frac{d}{d t} v_C(t) + \frac{1}{R \cdot C} \cdot v_C(t) = \frac{E}{R \cdot C} \] e ai circuiti RL \[ \frac{d}{d t} i(t) + \frac{R}{L} \cdot i(t) = \frac{E}{L} \] è possibile sostituire con \( \tau\) le relative costanti di tempo e ricondursi all'equazione differenziale \[ \frac{d}{d t} x(t) + \frac{i(t)}{\tau} = x_F \] dove \( x_F\) è detto valore "forzante", dovuto al generatore.
Consideriamo inoltre il valore di energia iniziale come \( x_0\).
Si ha quindi che è necessario risolvere la seguente equazione differenziale \[ \left\{ \begin{array}{l} \frac{d}{d t} x(t) + \frac{i(t)}{\tau} = x_F \\ x(t = 0^-) = x(t = 0) = x_0 \end{array} \right. \] Si sa inoltre che le equazioni differenziali di questo tipo hanno soluzioni del tipo \[ \begin{array}{ccl} x(t) & = & o(t) + p(t) \\ & = & x_T(t) + x_\infty \end{array} \] In particolare, la soluzione \( o(t)\) è uguale a \[ o(t) = A \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}} \] e che, al fine di calcolare il valore del coefficiente \( A\), è sufficiente considerare le condizioni iniziali, ovvero \[ \begin{array}{ccl} x_0 & = & x(0) \\ & = & A \cdot \mathrm{e}^{-\frac{0}{\tau}} + x_\infty \\ & = & A + x_\infty \end{array} \] ovvero è sufficiente risolvere l'equazione \[ x_0 = A + x_\infty \qquad \implies \qquad A = x_0 - x_\infty \] e, quindi, è possibile dire che \( x(t)\) è uguale a \[ x(t) = (x_0 - x_\infty) \cdot \mathrm{e}^{-\frac{t}{\tau}} + x_\infty \]

Nota bene - Vero per ogni variabile di rete

Tale struttura è valida per qualsiasi variabile di rete. Sarà tuttavia utilizzabile solamente per le variabili di stato del sistema, dato che sono le uniche il cui valore non può variare istantaneamente (e quindi \( x(0^-) = x(0^+) = x_0\)).

Definizione - Comportamento a regime di condensatori e induttori

Considerando circuiti composti da componenti dinamici, si ha che essi contribuiscono a causare transitori.
Quando ciò non avviene, ovvero il circuito è a regime, questi componenti "modificano" la topologia del circuito. Si ha infatti che la variabile di stato non subisce variazioni durante il tempo, ovvero (considerando \( x(t)\) la variabile di stato) \[ \frac{d}{d t} x(t) = 0 \]

Comportamento a regime di condensatori

Considerando un condensatore, la cui equazione costitutiva è \[ i(t) = C \cdot \frac{d}{d t} v_C(t) \] si ha che a regime non vi è variazione di tensione \[ \frac{d}{d t} v_C(t) = 0 \] per cui la corrente è nulla \[ i(t) = C \cdot \overbrace{\frac{d}{d t} v_C(t)}^0 \qquad \implies \qquad i(t) = 0 \] e quindi il comportamento è equivalente ad un circuito aperto
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Comportamento a regime di induttori

Considerando un induttore, la cui equazione costitutiva è \[ v_L(t) = L \cdot \frac{d}{d t} i(t) \] si ha che a regime non vi è variazione di corrente \[ \frac{d}{d t} i(t) = 0 \] per cui la tensione è nulla \[ v_L(t) = L \cdot \overbrace{\frac{d}{d t} i(t)}^0 \qquad \implies \qquad v_L(t) = 0 \] e quindi il comportamento è equivalente ad un cortocircuito
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Esempio - Risoluzione di un circuito in regime transitorio

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Definizione - Circuiti RLC (in serie)

Dato un circuito RLC (formato cioè da una resistenza \( R\), un induttore \( L\) e un condensatore \( C\)), esso si presenta nel seguente modo
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è sotto le seguenti ipotesi:
  • il condensatore inizialmente ha una certa energia \( v_{C0}\), ovvero la tensione iniziale (all'istante \( t_0 = 0^-\)) del condensatore è uguale a \( v_{C0}\), cioè \[ v(t_0 = 0^-) = v_{C0} \]
  • all'istante \( t_1 = 0\), l'interruttore T si chiude.
  • la corrente che scorre inizialmente nel circuito è \( 0 \mathrm{ \, A }\), dato che il circuito è aperto, cioè \[ i(t_0 = 0^-) = 0 \mathrm{ \, A } \]
è possibile ottenere i seguenti risultati.

Corrente del circuito

Per risolvere questo circuito, consideriamo di applicare LKT
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da cui otteniamo la seguente equazione \[ LKT: \quad E - v_R(t) - v_L(t) - v_C(t) = 0 \] Considerando ora le equazioni costitutive dei componenti, ovvero \[ \left\{ \begin{array}{ccl} v_R(t) & = & R \cdot i(t) \\ v_L(t) & = & L \cdot \frac{d}{d t}i(t) \\ i(t) & = & C \cdot \frac{d}{d t}v_C(t) \end{array} \right. \qquad \implies \qquad \left\{ \begin{array}{ccl} v_R(t) & = & R \cdot i(t) \\ v_L(t) & = & L \cdot \frac{d}{d t}i(t) \\ \int i(t) \ dt & = & C \cdot v_C(t) \end{array} \right. \] si ha che è possibile ottenere le seguenti sostituzioni \[ \left\{ \begin{array}{ccl} v_R(t) & = & R \cdot i(t) \\ v_L(t) & = & L \cdot \frac{d}{d t}i(t) \\ v_C(t) & = & \frac{1}{C} \cdot \int i(t) \ dt \end{array} \right. \] Sostituendo all'equazione LKT, si ottiene \[ LKT: \quad E - R \cdot i(t) - L \cdot \frac{d}{d t}i(t) - \frac{1}{C} \cdot \int i(t) \ dt = 0 \] Derivando prima \[ LKT: \quad - R \cdot \frac{d}{d t} i(t) - L \cdot \frac{d^2}{d t}i(t) - \frac{1}{C} \cdot i(t) = 0 \] e riordinando poi \[ LKT: \quad \frac{d^2}{d t} i(t) + \frac{R}{L} \cdot \frac{d}{d t} i(t) + \frac{1}{L \cdot C} \cdot i(t) = 0 \] si ottiene un'equazione differenziale ordinaria omogenea a coefficienti costanti del secondo ordine, che è possibile risolvere utilizzando il metodo di Cauchy.
Considerando le ipotesi iniziali e il fatto che corrente e tensione siano variabili di stato, cioè \[ \begin{array}{c} v_C(t_0 = 0^-) = v_C(t_1 = 0) = v_{C0} i(t_0 = 0^-) = i(t_1 = 0) = 0 \end{array} \] si ha che si dovrà risolvere \[ \left\{ \begin{array}{l} \frac{d^2}{d t} i(t) + \frac{R}{L} \cdot \frac{d}{d t} i(t) + \frac{1}{L \cdot C} \cdot i(t) = 0 \\ v_C(0) = v_{C0} \\ i(0) = 0 \end{array} \right. \]

Risoluzione dell'equazione

Al fine di calcolare la soluzione, consideriamo il polinomio caratteristico associato (dato dalle incognite dello stesso grado del grado di derivazione) \[ \lambda^2 + \frac{R}{L} \cdot \lambda + \frac{1}{L \cdot C} = 0 \] che ha come soluzioni \[ \begin{array}{ccl} \lambda_{1, 2} & = & \frac{-\frac{R}{L} \pm \sqrt{\left( \frac{R}{L} \right)^2 - \frac{4}{L \cdot C}}}{2} \\ & = & -\frac{R}{2 \cdot L} \pm \frac{1}{2} \cdot \sqrt{\left( \frac{R}{L} \right)^2 - \frac{4}{L \cdot C}} \\ & = & -\frac{R}{2 \cdot L} \pm \frac{1}{2} \cdot \sqrt{\frac{1}{4} \cdot \left( \frac{R}{L} \right)^2 - \frac{4}{4 \cdot L \cdot C}} \\ & = & -\frac{R}{2 \cdot L} \pm \frac{1}{2} \cdot \sqrt{ \left( \frac{R}{2 \cdot L} \right)^2 - \frac{1}{L \cdot C}} \end{array} \] Definiamo quindi
  • il coefficiente di smorzamento \( \alpha\) uguale a \[ \alpha = \frac{R}{2 \cdot L} \]
  • la pulsazione di risonanza \( (\omega_0)^2\) uguale a \[ (\omega_0)^2 = \frac{1}{L \cdot C} \]
È quindi possibile riscrivere le soluzioni come \[ \lambda_{1,2} = -\alpha \pm \sqrt{\alpha^2 - (\omega_0)^2} \] ed identificare \( \Delta\) \[ \Delta = \alpha^2 - (\omega_0)^2 \] che permette di dividere la trattazione in tre differenti casi.

Definizione - Circuiti RLC, caso \( \Delta \gt 0\) (risposta sovrasmorzata)

Nel caso in cui \( \Delta \gt 0\) (che implicherebbe \( \alpha \gt \omega_0\)) si hanno soluzioni reali distinte che si combinano nel seguente modo \[ i(t) = A \cdot \mathrm{e}^{\lambda_1 \cdot t} + B \cdot \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot t} \] Per calcolare i coefficienti consideriamo che si conosce il valore di \( i(0)\) ed è quindi possibile calcolare \[ \begin{array}{ccl} 0 & = & i(0) \\ & = & A \cdot \mathrm{e}^{\lambda_1 \cdot 0} + B \cdot \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot 0} \\ & = & A + B \end{array} \] che implica quindi \[ A = -B \] Considerando ora che conosciamo il valore di \( v_C(0)\) e il fatto che \( v_C(t)\) è uguale a \[ E - v_R(t) - v_L(t) - v_C(t) = 0 \qquad \implies \qquad v_C(t) = E - v_R(t) - v_L(t) \] è possibile ricavare il valore di \( \frac{d}{d t} i(0)\) dall'equazione \[ \begin{array}{ccl} v_{C0} & = & v_C(0) \\ & = & E - v_R(0) - v_L(0) \\ & = & E - R \cdot i(0) - L \cdot \frac{d}{d t} i(0) \\ & = & E - L \cdot \frac{d}{d t} i(0) \end{array} \] Risolvendola, si ottiene \[ v_{C0} = E - L \cdot \frac{d}{d t} i(0) \qquad \implies \qquad \frac{d}{d t} i(0) = \frac{E - v_{C0}}{L} \] Derivando la soluzione generica di \( i(t)\) si otterrebbe \[ \begin{array}{ccl} \frac{E - v_{C0}}{L} & = & \frac{d}{d t} i(0) \\ & = & \frac{d}{d t} \left[ A \cdot \mathrm{e}^{\lambda_1 \cdot t} + B \cdot \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot t} \right]_0 \\ & = & \left[ A \cdot \lambda_1 \cdot \mathrm{e}^{\lambda_1 \cdot t} + B \cdot \lambda_2 \cdot \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot t} \right]_0 \\ & = & A \cdot \lambda_1 \cdot \mathrm{e}^{\lambda_1 \cdot 0} + B \cdot \lambda_2 \cdot \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot 0} \\ & = & A \cdot \lambda_1 + B \cdot \lambda_2 \end{array} \] e risolvendo tale equazione \begin{aligned} & \frac{E - v_{C0}}{L} = A \cdot \lambda_1 + B \cdot \lambda_2 & \overset{B = -A}{\iff} \\ & \frac{E - v_{C0}}{L} = A \cdot \lambda_1 - A \cdot \lambda_2 & \iff \\ & \frac{E - v_{C0}}{L} = A \cdot (\lambda_1 - \lambda_2) & \iff \\ & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot (\lambda_1 - \lambda_2)} = A & \iff \end{aligned} Si ha quindi che la corrente è uguale a \[ \begin{array}{ccl} i(t) & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot (\lambda_1 - \lambda_2)} \cdot \mathrm{e}^{\lambda_1 \cdot t} - \frac{E - v_{C0}}{L \cdot (\lambda_1 - \lambda_2)} \cdot \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot t} \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot (\lambda_1 - \lambda_2)} \cdot \left( \mathrm{e}^{\lambda_1 \cdot t} - \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot t} \right) \\ & \overset{\text{sost.} \ \lambda_{1,2}}{=} & \frac{E - v_{C0}}{2 \cdot L \cdot \sqrt{\alpha^2 - (\omega_0)^2}} \cdot \left( \mathrm{e}^{\left(-\alpha + \sqrt{\alpha^2 - (\omega_0)^2}\right) \cdot t} - \mathrm{e}^{\left(-\alpha - \sqrt{\alpha^2 - (\omega_0)^2}\right) \cdot t} \right) \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{2 \cdot L \cdot \sqrt{\alpha^2 - (\omega_0)^2}} \cdot \left( \mathrm{e}^{\sqrt{\alpha^2 - (\omega_0)^2} \cdot t} - \mathrm{e}^{-\sqrt{\alpha^2 - (\omega_0)^2} \cdot t} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\alpha \cdot t} \end{array} \] che si grafica nel seguente modo
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Si dice che tale grafico rappresenta una risposta sovrasmorzata.

Definizione - Circuiti RLC, caso \( \Delta = 0\) (smorzamento critico)

Nel caso in cui \( \Delta = 0\) (che implicherebbe \( \alpha = \omega_0\)) si hanno soluzioni reali coincidenti che si combinano nel seguente modo \[ i(t) = A \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} + B \cdot t \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} \] Per calcolare i coefficienti consideriamo che si conosce il valore di \( i(0)\) ed è quindi possibile calcolare \[ \begin{array}{ccl} 0 & = & i(0) \\ & = & A \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot 0} + B \cdot 0 \cdot \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot 0} \\ & = & A \end{array} \] che implica quindi \[ A = 0 \] Considerando ora che conosciamo il valore di \( v_C(0)\) e il fatto che \( v_C(t)\) è uguale a \[ E - v_R(t) - v_L(t) - v_C(t) = 0 \qquad \implies \qquad v_C(t) = E - v_R(t) - v_L(t) \] è possibile ricavare il valore di \( \frac{d}{d t} i(0)\) \[ \begin{array}{ccl} v_{C0} & = & v_C(0) \\ & = & E - v_R(0) - v_L(0) \\ & = & E - R \cdot i(0) - L \cdot \frac{d}{d t} i(0) \\ & = & E - L \cdot \frac{d}{d t} i(0) \end{array} \] Risolvendola, si ottiene \[ v_{C0} = E - L \cdot \frac{d}{d t} i(0) \qquad \implies \qquad \frac{d}{d t} i(0) = \frac{E - v_{C0}}{L} \] Derivando la soluzione generica di \( i(t)\) si otterrebbe \[ \begin{array}{ccl} \frac{E - v_{C0}}{L} & = & \frac{d}{d t} i(0) \\ & = & \frac{d}{d t} \left[ A \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} + B \cdot t \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} \right]_0 \\ & \overset{A = 0}{=} & \frac{d}{d t} \left[ B \cdot t \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} \right]_0 \\ & = & \left[ B \cdot t \cdot \lambda \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} + B \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} \right]_0 \\ & = & B \cdot 0 \cdot \lambda \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot 0} + B \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot 0} \\ & = & B \end{array} \] ovvero \[ B = \frac{E - v_{C0}}{L} \] Si ha quindi che la corrente è uguale a \[ \begin{array}{ccl} i(t) & = & 0 \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} + \frac{E - v_{C0}}{L} \cdot t \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{L} \cdot t \cdot \mathrm{e}^{\lambda \cdot t} \end{array} \] che si grafica nel seguente modo
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Si dice che tale grafico rappresenta uno smorzamento critico.

Definizione - Circuiti RLC, caso \( \Delta \lt 0\) (risposta sottosmorzata)

Nel caso in cui \( \Delta \lt 0\) (che implicherebbe \( \alpha \lt \omega_0\)) si hanno soluzioni complesse coniugate, infatti le soluzioni sono uguali a \[ \begin{array}{ccl} \lambda_{1,2} & = & -\alpha \pm \sqrt{\alpha^2 - (\omega_0)^2} \\ & = & -\alpha \pm \sqrt{-1 \cdot \left((\omega_0)^2 - \alpha^2 \right)} \\ & \overset{\jmath = \sqrt{-1}}{=} & -\alpha \pm \jmath \cdot \sqrt{(\omega_0)^2 - \alpha^2} \end{array} \] Definendo ora \( \omega_D\) come \[ \omega_D = \sqrt{(\omega_0)^2 - \alpha^2} \] si ha che è possibile scrivere le due soluzioni come \[ \begin{array}{ccl} \lambda_1 & = & -\alpha + \jmath \cdot \omega_D \\ \lambda_2 & = & -\alpha - \jmath \cdot \omega_D \end{array} \] Queste due soluzioni, dovrebbero combinarsi nella forma \[ i(t) = A \cdot \mathrm{e}^{\lambda_1 \cdot t} + B \cdot \mathrm{e}^{\lambda_2 \cdot t} \] Si conosce già, tuttavia, il valore di \( A\) e \( B\) dal caso \( \Delta \gt 0\): vale infatti \[ \begin{array}{ccl} A & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot (\lambda_1 - \lambda_2)} \\ B & = & -\frac{E - v_{C0}}{L \cdot (\lambda_1 - \lambda_2)} \end{array} \] e, sostituendo le soluzioni con il risultato ottenuto, si ottengono i coefficienti \[ \begin{array}{ccl} A & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \\ B & = & -\frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \end{array} \] Otteniamo che la corrente è uguale a \[ \begin{array}{ccl} i(t) & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \cdot \mathrm{e}^{(-\alpha + \jmath \cdot \omega_D) \cdot t} - \frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \cdot \mathrm{e}^{(-\alpha - \jmath \cdot \omega_D) \cdot t} \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \cdot \left( \mathrm{e}^{(-\alpha + \jmath \cdot \omega_D) \cdot t} - \mathrm{e}^{(-\alpha - \jmath \cdot \omega_D) \cdot t} \right) \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \cdot \left( \mathrm{e}^{\jmath \cdot \omega_D \cdot t} - \mathrm{e}^{- \jmath \cdot \omega_D \cdot t} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\alpha \cdot t} \end{array} \] Ricordando ora la rappresentazione polare di un numero complesso, secondo cui \[ \mathrm{e}^{\jmath \cdot \theta} = \cos\left( \theta \right) + \jmath \cdot \sin\left( \theta \right) \] si ottiene \[ \begin{array}{ccl} i(t) & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \cdot \left( \mathrm{e}^{\jmath \cdot \omega_D \cdot t} - \mathrm{e}^{- \jmath \cdot \omega_D \cdot t} \right) \cdot \mathrm{e}^{-\alpha \cdot t} \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \cdot \left( \cos\left( \omega_D \cdot t \right) + \jmath \cdot \sin(\omega_D \cdot t) - \cos\left( \omega_D \cdot t \right) + \jmath \cdot \sin(\omega_D \cdot t) \right) \cdot \mathrm{e}^{-\alpha \cdot t} \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot 2 \cdot \jmath \cdot \omega_D} \cdot \left( 2 \cdot \jmath \cdot \sin(\omega_D \cdot t) \right) \cdot \mathrm{e}^{-\alpha \cdot t} \\ & = & \frac{E - v_{C0}}{L \cdot \omega_D} \cdot \sin(\omega_D \cdot t) \cdot \mathrm{e}^{-\alpha \cdot t} \\ \end{array} \] che si grafica nel seguente modo
Immagine
Si dice che tale grafico rappresenta una risposta sottosmorzata.

Definizione - Metodo di risoluzione per ispezione

Una possibile strategia risolutiva per i circuiti caratterizzati da transitori, è utilizzare il metodo per ispezione che permette di conoscere il comportamento di corrente e tensione solo per alcuni istanti, ignorando il comportamento tenuto durante il transitorio.
In particolare è utile in circuiti di ordine superiore al primo, che sono caratterizzati da equazioni differenziali particolarmente complesse da risolvere. Quindi, dato un circuito caratterizzato dall'inizio di un transitorio all'istante \( t_0 = 0\) (dovuto, ad esempio, alla presenza di un interruttore \( T\) che modifica il suo stato), si considereranno solo alcuni istanti.

Istante \( t_{0^-} = 0^-\)

Il primo istante che considereremo è \( t_{0^-} = 0^-\), in cui si considera il circuite a regime (ovvero è possibile sostituire condensatori e induttori con circuiti aperti e cortocircuiti) e la topologia del circuito non è influenzata dall'evento che scatenerà il transitorio (ad esempio, se all'istante \( t_0\) l'interruttore \( T\) si chiuderebbe, allora si considera l'interruttore aperto).

Istante \( t_{0^+} = 0^+\)

Considereremo poi l'istante \( t_{0^+} = 0^+\), in cui ha inizio il transitorio. In questo caso, la topologia "ha subito" gli effetti dell'evento scatenante. Considerando però i componenti dinamici, si ha che le variabili di stato assumono lo stesso valore che avevano all'istante \( t_{0^-}\), per cui:
  • nel caso di condensatori, si ha che vale \[ v_C(t_{0^-}) = v_C(t_{0^+}) = v_{C0} \] e, per questo motivo, è possibile sostituirli con un generatore di tensione dello stesso valore
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    Da notare che è mantenuta la convenzione dell'utilizzatore.
  • nel caso di induttori, si ha che vale \[ i(t_{0^-}) = i(t_{0^+}) = I_{L0} \] e, per questo motivo, è possibile sostituirli con un generatore di corrente dello stesso valore
    Immagine
    Da notare che è mantenuta la convenzione dell'utilizzatore.

Istante \( t_{\infty} = +\infty\)

Infine si considera l'istante \( t_{\infty} = +\infty\), in cui il circuito è a regime (ed è possibile effettuare le relative sostituzioni). In questo caso, si ha che la topologia del circuito è influenzata dall'evento dell'istante \( t_0\).

Esempio - Risoluzione di un circuito con il metodo dell'ispezione

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